Ponte sullo Stretto, approvato il progetto definitivo. Salvini: “Ci sarà metro con tre fermate”

Si fa attendere, come si conviene nelle grandi occasioni. Sono le 13.16 quando arriva la fumata bianca al Ponte sullo Stretto. Matteo Salvini esulta, lo annuncia prima ancora di accedere alla sala stampa, pronto a celebrare quella che ha definito “una giornata storica”. Una nota anticipa che il Cipess ha approvato il progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina “che comprende una articolata documentazione presentata dal ministero delle Infrastrutture e trasporti”. Alla riunione del comitato interministeriale che ha dato il via libera al progetto è presente anche la premier Giorgia Meloni.
“Sarà il ponte a campata unica più lungo del mondo”Salvini dice che “sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Una infrastruttura del genere è un acceleratore di sviluppo”.“Questo non è un punto di arrivo ma di partenza che arriva dopo due anni e mezzo di lavoro costante. È un’emozione perché - ricorda- non si è mai arrivati al finanziamento definitivo”.
"120 mila posti di lavoro”Per Salvini “il ponte sarà una parte di risoluzione dei problemi del mezzogiorno d’Italia. Studi parlano di 120 mila unità lavoro l’anno, parlano anche di enorme vantaggio ambientale è la più grande opera pubblica in occidente in programmazione”.
“Ci sarà metro con tre fermate”Il vicepremier sottolinea che “ci sarà la metropolitana dello stretto, tre fermate sul fronte messinese che collegheranno studenti, pendolari, turisti”. Ma non si tratterà di un’infrastruttura che farà da volano soltanto all’economia di Sicilia e Calabria, anzi: “La prima regione per coinvolgimento di aziende sarà la Lombardia - annuncia Salvini - Ma poi imprese venete, romagnole, laziali. Guardando invece alla formazione professionale, interesserà prevalentemente Sicilia e Calabria, tra le regioni col più alto tasso di disoccupazione giovanile. Oggi un ingegnere che si laurea in Sicilia o Calabria può scegliere, ahimè, dove emigrare. Oggi stiamo investendo in Sicilia e Calabria più del doppio di quanto sta costando il ponte, investimenti sulle infrastrutture idriche”.
“Partire con cantiere tra settembre e ottobre”Per quanto riguarda invece l’inizio dei lavori, Salvini spiega: "Ovviamente ci vuole la bollinatura della Corte dei Conti, quindi l'obiettivo è partire con il cantiere per settembre e ottobre. L'estate finisce il 21 settembre".
“Attraversamento previsto tra il 2032 e il 2033”Il vicepremier si sbilancia anche sulle previsioni di fine lavori: “Il nostro obiettivo è l’attraversamento tra il 2032 e il 2033”. Un biennio che Salvini considera particolarmente significativo “perché sarà lo stesso in cui i romani potranno prendere la metro a piazza Venezia e arrivare all’Olimpico. Lo stesso arco temporale in cui da Torino si potrà raggiungere Lione”. Sulle polemiche attorno alla grande opera, Salvini è netto: “Sui media cinesi o americani si parlerà di quest’opera dal punto di vista ingegneristico. Da noi, invece, qualcuno vede la più grande opera pubblica in Occidente come un problema”. Il caso Almasri? Lo scontro coi magistrati? “Fossi stato nei vostri panni - dice il ministro ai giornalisti - avrei fatto le stesse domande. Ma mettetevi nei miei, di panni: oggi è una giornata storica, non si parla d’altro che di Ponte”.
Le reazioniDopo l’approvazione del Cipess, arrivano le prime reazioni. Dura l’opposizione. "Altro che giornata storica: oggi è una giornata triste per il Mezzogiorno e per tutto il Paese – dice il dem Anthony Barbagallo -. Il via libera del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto rappresenta un colossale spreco di risorse pubbliche, un monumento all'inutilità e alla propaganda di Salvini. Un'opera vecchia, contestata, irrealizzabile nei tempi e nei modi raccontati, che cancella con un colpo di spugna le vere priorità del Sud”.
Il senatore M5S Pietro Lorefice commenta: "Il Governo trova 13,5 miliardi per il Ponte sullo Stretto, da oggi ufficialmente autorizzato dal Cipess, mentre per l'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria mancano ancora 17,2 miliardi per completare un'opera fondamentale per evitare che dal 'profondo Sud' ci si possa impiegare anche 20 ore di treno per raggiungere la capitale. E' vergognoso dare priorità a un progetto senza progetto se non quello di creare un ponte di poltrone, quando le infrastrutture ferroviarie restano senza copertura finanziaria e ferme a un binario morto”.
Per Angelo Bonelli di Avs si tratta di “un'opera che rappresenta il più grande spreco di denaro pubblico mai visto in Italia: 14,6 miliardi di euro dei cittadini, senza un solo euro di investimenti privati. Nemmeno Berlusconi aveva osato tanto. E' il capolavoro di Matteo Salvini che butta miliardi in cemento e propaganda".
La Repubblica